Zingaretti dopo le elezioni politiche si dimette. Peccato... non l'abbia fatto prima!

Roma, 18 settembre 2022 - Dai Comitati Pendolari di Roma

 

Con l'elezione a Parlamentare sicura in tasca. il Presidente Zingaretti annuncia che si dimetterà, facendo cadere la giunta e quindi prefigurando elezioni anticipate in Regione.

 

Ce l’aspettavamo; pensavamo l’avrebbe fatto coerentemente fin dal momento della presentazione della sua candidatura.

Il Presidente (quasi ex) lascia dietro di sé un solco profondissimo, difficilmente equiparabile; ha ereditato una situazione molto critica dall'amministrazione precedente, ma in questi quasi 10 anni è riuscito a fare strage di diritti e servizi, ne ricordiamo solo alcuni:

 

  • chiusura di un buon numero di ospedali (10? 20?) e di reparti un po' ovunque, ultimo in ordine di tempo l'oncologia infantile del Policlinico Umberto I,

  • privatizzazione spinta della sanità pubblica, regalata ai grossi player della sanità privata e a cooperative, che super sfruttano e sotto pagano i dipendenti,

  • servizio di analisi specialistiche assolutamente scadente, con tempi di attesa insostenibili,

  • pessima gestione dei rifiuti, con scelte anti ecologiche, antistoriche ed antieconomiche come discariche, inceneritori e bio-digestori,

  • rilancio dell'inutile, costosa (per le tasche dello Stato e dei viaggiatori) autostrada Roma Latina,

  • demolizione del servizio di trasporto pubblico delle ferrovie ex concesse,

  • assunzioni e prebende dell'ultimo minuto, per raggranellare qualche voto in più,.......

 

Ci limitiamo a questo elenco, che potrebbe essere molto più lungo.

 

Ci concentriamo sui trasporti, un servizio ancora pubblico, ma in cui il privato avanza a lunghi passi, un servizio previsto dalla Costituzione, ma forse questo Zingaretti e i suoi sodali lo ignorano.

Buona parte degli investimenti sono continuati ad andare verso l'Alta Velocità, che rappresenta solo il 10% del trasporto passeggeri (nulla al trasporto merci) e solo le briciole al TPL, che è il 90%, perché i pendolari possono aspettare, tanto non hanno alternativa.

Scarica qui sotto tutto il documento