L’Osservatorio: Condividiamo la notizia della morte del nostro compagno Mauro Natoli con chi ha avuto il privilegio di conoscerlo in vita. Bronson ha perso la guerra durata anni contro il cancro, combattendola da guerriero con lo stesso coraggio che da giovane l’aveva reso famoso tra i compagni.
Riportiamo il ricordo di uno dei suoi più cari compagni di lotta antifascista.
“Con Mauro ci siamo conosciuti da ragazzi, mezzo secolo fa, nelle piazze e poi al liceo, quando con le teste piene di speranze e ideali credevamo di poter spaccare il mondo, ci siamo persi e poi da adulti ci siamo nuovamente incontrati, una sera davanti alla vetrina dello Zio d’America che ospitava l’ultimo pollo arrosto rimasto. A casa mia, da vecchi compagni ci dividemmo il volatile e qualche bottiglia di vino, restando svegli fino al mattino per raccontarci quel decennio di assenza. Parlammo del passato, della sconfitta ,delle “ferite” e della ghirba portata a casa, ma anche di amori e degli amati figli che guarda un po’ avevamo chiamato entrambi con lo stesso nome. Poi ci riperdemmo nuovamente, per altri dieci anni, fino a quando un sindaco che non ci piaceva per niente ci fece rincontrare con la voglia di protestare e da allora con la saggezza dei vecchi che sanno quanto l’amicizia sia preziosa non ci siamo più persi.
Mauro, tu non avresti mai lasciato nessuno indietro da solo e questo è quanto abbiamo cercato di fare per te davanti al male, accompagnandoti per quanto ci è stato possibile fino alla fine.
Amico caro, il tuo ricordo scalderà il mio cuore e quello degli altri fratelli per sempre.”