Giovedi scorso, organizzato da JVP Sri Lanka, si è svolto davanti all'ambasciata dello Sri Lanka in via Adige un sit in di protesta contro la decisione del governo locale di impedire il rimpatrio volontario dei lavoratori e delle loro famiglie (spesso oggetto di sfruttamento mafioso del racket ucraino), imponendo procedure complicate e imponendo la quarantena nel paese negli alberghi di proprietà degli amici del presidente , anziché nelle proprie case. Viceversa i turisti hanno libero accesso al paese senza dover fare alcuna quarantena.Rifondazione Comunista, unico partito, era al fianco dei lavoratori immigrati.