Lettera a Zingaretti - 5 agosto 2020

Signor Presidente,

 

ci rivolgiamo a lei in quanto massima autorità istituzionale della Regione Lazio, nonché promulgatore dell'Ordinanza del 30 aprile u.s. nella quale vengono definite regole e modalità per il corretto funzionamento dei trasporti nel Lazio dopo il 4 maggio, a seguito del Covid 19.

Come Comitato Pendolari Roma-Ostia (una delle tre linee ferroviarie ex concesse di proprietà della Regione) siamo molto preoccupati della piega che ha preso la situazione e dei rischi che i pendolari possono correre nel momento in cui decidono di viaggiare sulla Roma Lido.

 

Abbiamo accettato di buon grado le limitazioni e le nuove modalità di viaggio contenute nella suddetta Ordinanza, consapevoli anche dei sacrifici che è necessario fare al fine di garantire l'incolumità di tutti.

 

Negli incontri durante il mese di aprile con i funzionari dell'Assessorato alla Mobilità e della Direzione Trasporti abbiamo solo chiesto delucidazioni ed abbiamo offerto le nostre proposte in un'ottica di collaborazione, garantendo da parte nostra un monitoraggio attento al fine di evidenziare scostamenti di comportamento fra quanto previsto nell'Ordinanza e quanto riscontrato fra i viaggiatori e nell'operato del gestore del servizio Atac e della proprietà Regione.

 

Puntualmente abbiamo segnalato sia ad Atac che alla Regione mediante telefonate, mail, sms, segnalazioni sul sito di Atac tutte le difformità riscontrate e, secondo noi, foriere di rischi concreti.

Di tutto ciò abbiamo anche parlato negli incontri con la Regione tenutisi il 4 giugno e il 7luglio, ricevendo però risposte tese a negare le evidenze (foto, video, testimonianze) da noi portate o, al massimo, minimizzare i rischi.

 

Noi crediamo che con la salute non si possa scherzare ed i rischi di un riaccendersi dei focolai sono dietro l'angolo, come lei sa meglio di noi, se non ci si attiene scrupolosamente alle regole. E crediamo anche che non si possano declassare le nostre denunce a mera testimonianza, o peggio, folklore. Le nostre proposte sono state ignorate e le difformità testimoniate fra i comportamenti attesi e quelli reali sono rimaste lettera morta.

 

Dato l'atteggiamento non collaborativo dei funzionari dell'Assessorato, della Direzione Trasporti e di Atac abbiamo allora scritto direttamente all'Assessore Alessandri e al Direttore Fermante, chiedendo un loro intervento diretto e concreto, ma non abbiamo avuto alcuna risposta.

Così abbiamo deciso di rivolgerci a lei, auspicando una sua diversa sensibilità rispetto ai suoi collaboratori.

 

Siamo certi che converrà con noi che le parole sono importanti, ma i fatti lo sono di più.

 

Così, se non vogliamo che le prescrizioni contenute nell'Ordinanza siano mere enunciazioni di principio, utili solo per la propaganda e forse per stare in pace con la propria coscienza e nei confronti del governo nazionale, ma invece rispondono ad una chiara necessità di contenere l'espansione del virus con tutte le sue conseguenze, beh, allora è necessario che a quelle cose scritte seguano fatti concreti in termini di azioni effettuate dal gestore Atac a dalla Regione.

 

Il flusso dei viaggiatori sta crescendo progressivamente e l'inizio della stagione balneare accresce tale flusso. Nell'allegato alla presente troverà in dettaglio:

 

  • le nostre proposte di aumento dell'offerta delle corse sulla Roma Lido, in modo da evitare sovraffollamenti, di includere i pendolari fra i soggetti da sottoporre ai controlli epidemiologici;

  • le inadempienze riscontrate in termini di

  • gestione dei flussi di ingresso/uscita dai treni, dalle banchine, dalle stazioni,

  • distanziamento fra le persone sui treni,

  • assenza di conteggio del numero di passeggeri sui treni,

  • reticenza da parte della Regione a fornire le informazioni relative alla sanificazione ed alla igienizzazione dei mezzi,

  • reticenza da parte della Regione a fornire le informazioni relative all'uso dell'aria condizionata sui mezzi.

 

Noi crediamo fermamente nei diritti delle persone ed in particolare in quelli garantiti dalla Costituzione, come il diritto alla salute ed ai trasporti efficienti e sicuri. I pendolari sono per lo più lavoratori ed hanno bisogno di sentire che l'istituzione di prossimità è attenta a garantire tali diritti nei fatti e non solo nelle conferenze stampa.

 

Così ci aspettiamo da lei un risoluto intervento per porre fine allo stato di cose presenti, fatto di chiacchiere e promesse senza nessuna azione concreta.

 

Ci aspettiamo un suo intervento risolutore che faccia rispettare le prescrizioni dell'Ordinanza.

 

Ci aspettiamo che l'Assessorato e la Direzione Trasporti assumano un atteggiamento responsabile.

 

Ci aspettiamo che l'ente gestore Atac venga richiamato al rispetto puntuale di ogni direttiva.

 

Ci aspettiamo che questa volta, a differenza delle altre volte che le abbiamo scritto, lei ci risponda.

 

Diversamente, dovremo prendere atto che non esiste né volontà politica né capacità gestionale di far fronte ai problemi che potrebbero favorire il diffondersi del contagio.

In tal caso (che non auspichiamo) ne prenderemo atto e provvederemo a fare tutti i passaggi necessari, in tutte le sedi opportune, per ottenere il rispetto della normativa e dei diritti dei pendolari.

 

Ma siamo certi di un suo solerte e positivo intervento risolutore che renda vana una nostra azione.

 

Attendiamo fiduciosi una sua risposta e soprattutto un riscontro fattuale con azioni concrete.

 

 

COMITATO PENDOLARI ROMA OSTIA

 

 

Roma 5 agosto 2020